
Sono assuefatto dalla vita, in ogni suo aspetto, dalle condizioni primordiali fino ai richiami reconditi che ogni bisogno può dare.
Ogni giorno apro gli occhi e respiro il sano profumo del caffè e l’insano gusto della nicotina senza voglia; ma è un bisogno e tutti i bisogni vanno assecondanti, senza pensare a cosa succederà dopo, a volte scrutando appena le conseguenze che, qualunque esse siano, ci lasciano indifferenti almeno per qualche attimo. Dalla Persia all’ India, dal Tibet a Kabul, tutti gli uomini hanno in se un istinto al bisogno che solo parte della morale e delle persone che coabitano il tuo ambiente possono attenuare. La libertà, solo nella libertà non c’è assuefazione, perché mai chi è libero, e lo è davvero, sente nelle vene pulsare un sangue amaro.
Lacrime a parole sono le cose da cui più dipendiamo, ma per parlare e piangere ci voglio assuefazione e slancio e slancio nell’ignoto.
I grandi asceti e gli Shamani andavano in estasi con la preghiera, ma anche il peyote faceva la sua parte. Se le porte fossero sgomberate, tutte le porte della percezione, ogni cosa apparirebbe così com’è: infinito. Questo è il mero bisogno dell’uomo, scoprire cosa ci sia al di là,
La natura dell’uomo, selvaggia ed animale, fatta di terra, fango e mare, si nutre di bisogni, fisici e psicologici, e quando due volte torna allo stesso punto, quando rende la grande dualità ad una cosa, vuol dire che ama il bisogno in se, il tutto che diventa uno.
E dipendere, e alla fine della storia essere assuefatti, vuol dire avere un grosso vuoto dentro che solo un vizio o una parvenza di qualcosa di simile che manca riempie in parte.
Il corpo è violentemente attratto da tutto ciò che lo denutre e lo fa andare verso i neri colori della distruzione, ma solo perché psiche e spirito sanno che la distruzione della materia, l’assuefazione dell’io al sé, significa conoscersi e conoscere le singolarità, abbattere il preconcetto e renderlo spoglio, primitivo, conoscibile... In fondo cosa ce ne facciamo delle leggi generali a cui ogni giorno, come utili idioti ci sottopongono per crearci quella dipendenza ad un sistema malato che non merito i nostri spiriti e le nostre lacrime. Essere quel che gli altri vogliono che tu sia
e non quello che tu sei realmente…la grande tragedia della dipendenza
Quindi domani fate al contrario, piangete ridendo e gioite di lacrime, così che, non vi abituerete mai alla vita così come ve la rappresentano, seduti in platea plaudendo la commedia, ma come voi avete scelto di recitare…