25 marzo 2009

Ritorto...


La schiena ricurva sul tornante di una dorsale d’avorio,
inarca il brivido di una scossa ossuta di anelli brinati.
Fragile torto di rotule e labbra sull’ansimo del ventre
di una tumida preghiera,
lambite dizioni di una conta
retroversa.
Si contorse l’agiato, erto sul rimbalzo di una piumata bianca.
Lenito lo sfarzo.
Si ritorse l’ Adamo sul languore primordiale di una fame eterna;
fiutò la sconfessata merce,
sul podio, il trionfo,
di una brezza corvina di chiome
lustre sulla fronte,
moine di tentacoli avversi,
il groviglio di un pensiero.
Rimbombano le gole, abissi tra le rocce abrase d’argento e dai venti,
volate di chiurli d’aquila, e nell’aria,
la nenia
di un eco commuta il canto inverso di una dannata doglia.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Bella la foto, però è inquietante eheh! Io sono uno stilista di moda
che non sopporta più il proprio lavoro, oppresso dall'effimero che non comprende,che quasi quasi trova nella poesia
la via per un equilibrio
interiore, la libertà...e tu che fai?
Infliggi i versi della mia poesia in uno show room, e vai! Crucce,sete o simili! Eh eh! Sei un grande! Questo è l'ennesimo
segnale; anche se cercherò di cambiare lavoro, sempre quello sarò!Mi dicono che scrivo, parlo e respiro come uno stilista di moda,
non ho altra scelta. Prigioniero per sorte, e gestore di vanità!