
A te, che nel mio volto hai riposto l’odio;
che tenti, con un’insignificante brocca
di domare il mio fuoco impetuoso.
Non potrai mai placare la mia ira.
Ricorda che sono il tuo Signore,
Colui che ha dato e che presto prenderà.
Il cielo schiuderà le bigie nubi,
fulmini distruggeranno aquiloni,
alluvioni abbatteranno ogni dimora e
voragini spalancheranno la terra,
facendoti precipitare nel baratro infinito.
E il velo si dissolverà dinanzi ai tuoi occhi,
le farfalle perderanno i colori e i mari del mondo arderanno.
Dentro il Tempio, nel mio altare,
un sacerdote d’indaco coperto
immolerà l’Uomo alla viscida serpe.
Di sangue sciolto al rogo si sazierà l’assetato saggio
e la tua anima brucerà in eterno.
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