18 giugno 2010

Cinque maledizioni (Intro)




La mia vita volge al termine,

appesa ad un filo sottile…

simile a lama di rasoio.

Ad un’estremità la porta del paradiso;

all’altra l’ancestrale varco che conduce all’inferno.

Ed io sono il Demone!

Dibattendo il filo, lo slancio mi santificherà,

perdendo l’equilibrio, la caduta mi maledirà.

Sfiorerò il cielo con le dita,

non avrò appigli e precipiterò negl’inferi.

Porterò con me solo la poesia;

i miei versi irregolari come mio unico vizio.

Come un vascello, il cui albero maestro è sontuoso

quanto Babele, varcherò il mare delle ambiguità.

Là,dove i coralli formano le barriere,

là dove il fiore ha perso i suoi colori,

risiede il drago, Demone della Dacia.

Ha conosciuto Dio e se ne avvede ,

attirando a se le anime folli.

E’ il perfetto marinaio dell’oceano peccaminoso…..

giacchè Morìa è peccato………….

Nessun commento: